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domenica 7 novembre 2021

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Handicap e disabilità: definizione,

differenza della definizione tra una persona portatore di handicap e disabile.

La Legge 104/92 è una legge quadro che tratta la normativa per “l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità, ma anche “i diritti e le garanzie offerte ai portatori di handicap”.

C’è una bella differenza tra portatore di handicap e disabile.

In particolare il portatore di handicap viene definito dall’art. 3 comma 1 come la persona che ha una “minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva e che causa difficoltà di apprendimento, relazione o integrazione lavorativa portando ad emarginazione e svantaggio sociale”. Vediamo in questa pagina il significato e la definizione di handicap, cosa si intende per menomazione e chi sono i diversamente abili o disabili.

Handicap, disabilità e menomazione

Parlare di handicap, disabilità o menomazionesignifica riferirsi a tre situazioni completamente diverse tra loro. Vogliamo qui dare una definizione corretta per comprendere gli ambiti della legge 104/92. Vediamo quindi cosa si intende con questi tre termini:

  1. Disabilità: si tratta della limitazione conseguente a menomazione della capacità di svolgere un compito o un’attività nei modi considerati normali per l’essere umano. Si considera disabile chi ha problemi temporanei o permanenti, reversibili o irreversibili, progressivi o regressivi. Si considera quindi diversamente abile chi non riesce più a svolgere attività e comportamenti che fanno parte della vita quotidiana;
  2. Handicap: si considera handicappata o handicappato la persona che si trova in una condizione di svantaggio sociale a causa di una menomazione o disabilità. In questo caso i portatori di handicap sono limitati nello svolgere un ruolo normale in funzione di età, sesso, fattori culturali o sociali. In presenza di handicap significa, quindi, parlare di qualcosa che si allontana dalla norma e crea una discordanza tra la condizione e le prestazioni della persona rispetto alle aspettative della società, dell’individuo e del gruppo di cui fa parte.
  3. Menomazione: indica la perdita o il funzionamento anomalo di una struttura o una funzione fisiologica, anatomica o psicologica e si tende quindi a parlare di disturbo. Facciamo un esempio. Una bambino con paresi celebrale infantile ha una menomazione fisica dalla nascita, una persona senza mano ha una menomazione fisica acquisita, mentre una menomazione psicologica può essere la schizofrenia.

Possiamo quindi dire che mentre la menomazione e la disabilità fanno parte dell’individuo stesso. Una situazione di handicap grave o lieve è legata all’interfacciarsi del soggetto con la società e in particolare riguarda l’incapacità di accogliere chi compie un’attività in modo diverso rispetto a quanto considerato normale.

L’handicap, quindi, diventa tale solo se le condizioni esterne ostacolano la vita della persona ed è un concetto relativo. Pensiamo ad esempio a un bambino in carrozzina, che può muoversi o parlare autonomamente grazie alla tecnologia.

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